Come si è arrivati al suicidio dell’Europa
In soli sette drammatici giorni una crisi diplomatica, scoppiata in un paese periferico, precipitò l’Europa in una conflagrazione generale. La Grande Guerra avrebbe sconvolto il continente per quattro anni, avrebbe ucciso o deturpato milioni di uomini, distrutto quattro imperi e fatto da incubatrice ai totalitarismi del XX secolo. E più che altro avrebbe demolito il mito della superiorità della vecchia Europa. Ma avrebbe anche cambiato per sempre i rapporti politici, economici, sociali, culturali, familiari e persino piscologici dell’“uomo europeo”. Per anni si è cercato il colpevole di quella catastrofe. In queste pagine viene offerta una visione differente da quella della storiografia tradizionale, che ha sempre pigramente indicato le colpe degli sconfitti .
La storia di una sconfitta, la storia di una vittoria, storie di uomini in guerra
Una sintetica ricostruzione della disfatta dell’esercito italiano a Caporetto; un paesino ai piedi delle Alpi Giulie, che da allora in poi avrebbe significato sconfitta militare, finendo a dare il nome anche ai fallimenti, gli insuccessi, i rovesci o le delusioni di ogni tipo. Attraverso una rapida cronologia dei drammatici giorni dell’autunno 1917, viene suggerita la spiegazione di come uno dei più potenti eserciti del mondo di allora sembrò quasi evaporare, per poi riuscire a riprendersi e contrattaccare, seguendo una costante nella storia d’Italia.
Re e Regine – da Alfredo il Grande a Elisabetta II
Un saggio un giorno disse che in futuro nel mondo sarebbero rimasti solo cinque re: il re di cuori, il re di quadri, il re di fiori, il re di picche e il re d’Inghilterra. Non esiste paese europeo che si identifichi come l’Inghilterra (dapprima da sola e poi nel Regno Unito) con l’istituto della monarchia; anche se vi sono state epoche in cui oltre Manica ci si pose il problema di superare un’istituzione in perdita di prestigio. Ma poi arrivava sempre il personaggio giusto; colui che avrebbe dato ragione a quel saggio. Re oscuri, affondati nelle nebbia del passato, o figure assurte alla ribalta mondiale; semi deficienti o giganti della storia; ingenui visionari o cinici avventurieri; uomini di scienza e cultura o brutali scannatori di nemici; tutti hanno però contribuito a fondare la più antica monarchia del mondo.
Breve storia degli Stati Uniti attraverso le biografie dei suoi presidenti
Quando sul finire del XVIII secolo gli ex coloni di Sua Maestà Britannica, in un mondo che allora (Svizzera e Venezia a parte) conosceva solo re e imperatori, dovettero darsi un Capo, pensarono a una via di mezzo tra un monarca (di cui avrebbe avuto i poteri) e un console romano (che come quello, sarebbe stato eletto dal popolo). Da allora si sono succeduti 44 presidenti (più uno, quello degli Stati Confederati). E’ attraverso le loro vite, le loro idee, le loro gesta e le loro inclinazioni politiche e persino i loro tratti psicologici, che si è dipanata (a volte sviluppandosi, a volte involvendo) la democrazia della Repubblica a Stelle e Strisce.